È con grande piacere che abbiamo accolto l’invito di ActionAid Italia a fare parte delle esperienze di alternative femministe che l’organizzazione ha portato al Padiglione Italia, uno degli spazi di maggiore densità della 17/a Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia che si intitola Comunità Resilienti e affronta il tema del cambiamento climatico focalizzandosi sul ruolo dell’architettura nel ripensare il tessuto urbano e “trasformare le comunità in sistemi aperti, virtuosi e resilienti”.
Illustrazioni di Rita Petruccioli
ActionAid ha deciso di presentare i progetti che intrecciano saperi ed esperienze dai territori colpiti da terremoti e le realtà delle alternative femministe nelle città.
“Il viaggio attraverso l’Italia che ActionAid presenta alla Biennale grazie allo sguardo degli artisti e delle artiste è il racconto vivo e reale di come donne e uomini, intere comunità, si sono messe in gioco di fronte a catastrofi naturali e alle diseguaglianze sociali. Un percorso che ActionAid ha vissuto insieme alle tante realtà che trovano spazio nelle opere, al fianco delle persone che si sono attivate per dare vita a nuove forme di partecipazione e per rivendicare diritti fondamentali. Una testimonianza di come il cambiamento prodotto, dai territori colpiti dai terremoti agli spazi per i diritti delle donne, può e deve essere la risposta concreta per raggiungere la giustizia sociale” Katia Scannavini, Vicesegretaria generale ActionAid Italia.
In particolare con “Detoxing the city” ActionAid ha scelto di raccontare attraverso le illustrazioni Rita Petruccioli quelle realtà che propongono visioni alternative del potere, delle relazioni e delle comunità, costruendo spazi di partecipazione, inclusione e cittadinanza attiva. Quella di Trame di Quartiere è una delle cinque narrazioni in cinque pannelli nell’installazione “Sisterhood in the Neighborhood. Detoxing Public Space From Patriarchy” che ci vede assieme alle esperienze di Karmadonne (Carmagnola), Lucha y Siesta (Roma), Programma Cambia Terra (Arco Ionico)e Ri-make (Milano).
Come Associazione e Cooperativa siamo certi che questa vetrina sia l’occasione per acquisire nuovi stimoli nel lavoro che ogni giorno facciamo per mettere in pratica il nostro modello di welfare di comunità intrecciando relazione e costruendo alternative che ci fa piacere definire femministe nel senso della cura e della capacità rigenerativa.